The Wolf among Us

The-Wolf-Among-Us-episode-2Amanti delle avventure grafiche, amanti dei quick time events, amanti delle belle storie e, sopratutto, amanti delle scelte difficili, il Lupo Cattivo è venuto a farvi a visita.

Con The Wolf among Us, Telltale si prende di diritto il titolo di Lucasarts del nuovo millennio. Ma sarà riuscita nel difficile intento di migliorare il perfetto lavoro fatto con The Walking Dead?

Ebbene, sì e no.

Ciò che già alla prima sessione di gioco appare subito palese è che a livello grafico la situazione è nettamente migliorata. Animazioni e disegni hanno finalmente raggiunto una qualità televisiva.

Il concetto che voglio esprimere è molto semplice: se facessero un cartone animato con questo motore grafico, Disney Pixar e Dreamworks si ritroverebbero con una bella gatta da pelare.

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Mi posso sbilanciare senza problemi, considerando che ho il pc attaccato al 40″ e la sensazione che ho provato è stata quasi estasiante. I colori, le animazioni, l’ottimo doppiaggio e la colonna sonora di alto livello, inaspettatamente, avvicinano il media videoludico a quello televisivo come nessuno prima d’ora.

D’altro canto, la serie di giochi/non giochi iniziata con lo sfortunato Jurassic Park, si presta molto bene a fare da anello di congiunzione tra i due media, poiché a livello di meccaniche non si tratta di un vero e proprio videogioco in senso classico, ma allo stesso tempo non soffre della linearità e della assenza di interazione della televisione.

Prima di Telltale i lavori della Quantic Dream hanno offerto un intrattenimento molto simile, in cui la narrazione conta più del gameplay, e l’hanno fatto con uno stile grafico tendente al fotorealismo, mantenendo però visibile la propria natura da console.

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The Wolf among Us, invece, è un vero e proprio cartone animato (o fumetto animato), con le interazioni quasi completamente limitate a scelte etiche, come fosse una moderna versione di Librogame.

Oltre a questo c’è giusto qualche Quick Time Events dove premere i tasti indicati a schermo. La parte esplorativa, confrontata al primo The Walking Dead, è stata quasi completamente eliminata, eliminando così l’unica sezione che uccideva il ritmo, a volte fino a scoraggiare il prosieguo.

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Purtroppo non siamo molto lontani dai LaserDisc degli anni ’80, come Dragon’s Lair, ma la bontà dei prodotti Telltale va misurata e confrontata solo con se stessa, e quindi l’unico confronto fattibile è con The Walking Dead.

Se da un lato c’è un netto miglioramento grafico, dall’altro ci sta un visibile passo indietro nella potenza emotiva delle scelte fattibili. Come in TWD puoi sempre scegliere chi far vivere, puoi scegliere se prendere una strada o un’altra, ma la sensazione di fare la scelta sbagliata è molto meno palpabile e non capita quasi mai di chiedersi se le altre opzioni avrebbero potuto sortire un effetto migliore. In effetti qui non siamo soli contro il mondo, ma siamo la giustizia, e come tale siamo liberi di prendere una strada violenta o una legale, consapevoli, tuttavia, che il risultato che otterremo sarà comunque lo stesso.

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La trama del gioco è piuttosto semplice: ci sono degli omicidi nella città di Fabletown e noi, che impersoniamo il lupo cattivo, dovremo indagare, interagendo con gli altri svariati protagonisti delle favole classiche.

Ogni singolo episodio è incentrato unicamente sulle indagini, finendo quasi sempre con il recupero di qualche dettaglio che ci porterà alla prossima locazione, fino al prevedibile finale.

Al contrario di TWD, qui viene raccontata una storia autoconclusiva e non una situazione di vita, il che si presta bene per un film ma è un po’ meno efficace nel trasmettere emozioni forti, proprio per quella sensazione che le nostre scelte non faranno uscire la storia dal binario prestabilito (cosa che comunque succede anche in TWD, ma in maniera meno evidente).

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Quello che possiamo aspettarci è che continueremo a vedere tante altre produzioni di qualità simili a queste, fino a portare Telltale ad essere la nuova regina delle avventure grafiche come lo fu LucasArts (con cui condivide alcuni programmatori), magari in contrapposizione ad altre produzioni di qualità della Quantic Dream.

Come vedreste una bella console, da attaccare alla tv, che fa partire unicamente avventure come questa, sostituendosi completamente alle serie tv e alla televisione (che diventerebbero obsolete nella loro mancanza di interattività)?

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