Lennon Naked

Il personaggio è cool e ancora di moda dopo 40 anni, la musica della sua band non è mai morta e tutt’ora si parla della più grande rivoluzione musicale e di costume del 900. Un biopic è obbligatorio per l’incredibile storia dei Beatles.

Forse c’è troppo da dire, forse c’è troppo da interpretare… ma rimane comunque il fatto che Lennon Naked è l’ennesimo tentativo fallito di raccontare una bella storia.Gli ingredienti buoni ci sono tutti: un’eccentrica interpretazione di John Lennon, un gustoso inizio in bianco e nero e delle azzeccate ambientazioni per catapultarci alla fine degli anni ’60 e sopratutto in quel periodo della vita del famoso cantante in cui niente era scontato. Il film infatti racconta gli anni in cui Lennon si separa dalla prima moglie, in cui si allontana dai Beatles e in cui conosce e si lascia bruciare il cervello da Yoko Ono. Che la signorina giapponese sia stata un bene o un male per il cantante non è dato saperlo, sicuramente è stato un danno per i Beatles che non hanno più trovato un punto in comune per andare avanti. Lennon ormai si era lasciato completamente coinvolgere da questioni esoteriche e la classica freddezza inglese era diventato un ostentato senso di superiorità rispetto alle masse.

Notare l’incredibile somiglianza con John Lennon…

Nel film la situazione psicologica e sentimentale del protagonista viene mostrata senza pietà, e prima ancora di mostrarci il genio, il regista dipinge un Lennon svogliato, senza stimoli e con uno strano rapporto con il padre. Ciò che ne traspare veramente è un superbo stronzo di prima categoria, talmente egocentrico da esternare sentimenti solo verso chi riesce a dargli qualcosa in cambio, come appunto il padre, la cui presenza mancò nell’infanzia, e Yoko Ono, l’unica persona apparentemente in grado di viaggiare sulle sue stesse onde.

Ciò che non va bene, è che di quel periodo, di quel misticismo e di quei rapporti interpersonali vengono mostrate solo le parti noiose e poche scene del film rimarranno in mente dopo averlo visto. Lo stile marcatamente inglese a tratti annoia e, lontano anni luce dall’altro grande biopic inglese CONTACT, non mostra un personaggio che possa creare interesse a chi non ha mai sentito parlare dei Beatles.

E poi c’è lui. Il faccione del Dr. Who. La persona più lontana e meno somigliante a Lennon della storia. Oltre a non avere niente in comune, cerca anche di spacciarsi per un trentenne/quarantenne, ma arriva con 10 anni di ritardo e le rughe certo non aiutano. Come il protagonista anche tutti i comprimari sembrano affetti dalla stessa progeria, e pare non esserci un solo attore scelto con criterio.

Secondo il regista, una foto dei due musicisti a 36 anni

In conclusione il film è bocciato, sicuramente difficile da digerire per chi preferisce avere un ricordo un po’ maledetto ma simpatico di uno dei più grandi artisti della storia (alla faccia di Scaruffi).

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